La Melodia della Luce e dell'Ombra
Estratto dal prologo
Era sulla spiaggia, l’orca nuotava poco lontano, mentre ai suoi piedi giaceva, sedato, un grande alligatore australiano.
Si sentiva forte. La magia vorticava dentro di lei e attorno a lei. Le note della melodia creatrice vibravano cariche di potere.
Fece un respiro profondo e si preparò a compiere il grande incantesimo.
“Tutto deve restare in equilibrio.”
“La creazione pretende un sacrificio in cambio.”
Lontani tra i suoi ricordi risuonavano avvertimenti di insegnanti e amici che la mettevano in guardia, ma li scacciò.
Posso farlo.
Un grande bagliore esplose davanti a lei, aprendo un varco, la strada dell’onnipotenza le si dipanò innanzi.
Posso fare qualunque cosa.
Non si fermò e oltrepassò la soglia.
I due animali vennero risucchiati dalla forza creatrice e lei non dovette fare altro che imprimere la propria volontà:
“Voglio creare un nuovo animusi, forte e potente.”
Il prodigio avvenne davanti ai suoi occhi e lei si sentì come una dea, la dea del mare.
Ma poi accadde.
Il turbine magico si assottigliò e prima di sparire pretese qualcosa in cambio.
Lei non aveva nulla da offrire, se non se stessa.
La magia penetrò nel suo animo, affondando con artigli impietosi e le strappò via una parte di sé.
Persa per sempre.
Non sarebbe mai più stata integra.