Primo bacio - La Melodia Sibilante

Giulia si guardò attorno sorpresa ed esterrefatta. Era l’isola che le aveva mostrato Persi, dove aveva visto i suoi nonni! Si voltò entusiasta verso Persi e poi verso Pietro.

Se lo trovò molto più vicino di quando avesse previsto e dovette alzare il viso per guardarlo negli occhi.

Era felice, ma sorrideva appena, la guardava molto intensamente. La prese per i fianchi, la avvicinò con dolcezza, poi le sue mani le avvolsero il viso. Giulia sentì il cuore andare a mille, lo guardò incantata perdendosi completamente nei suoi occhi. Poi Pietro inclinò la testa, Giulia chiuse gli occhi, sentiva il suo respiro dolce, poi finalmente le sue labbra morbide e calde si appoggiarono alle sue, muovendosi dolcemente. Giulia tremò per l’emozione e anche il respiro le si spezzò, Pietro se ne accorse e la strinse forte. Poi si staccò per un secondo sospirando di gioia e la baciò di nuovo, con un trasporto maggiore.

Giulia sentì tutto il suo amore riversarsi dentro di lei. Si gettò nella sua mente, come faceva sempre, con impeto, come quando sprofondava nei suoi abbracci. Non aveva paura di ferirlo perché sapeva che non poteva fargli alcun male. La mente di Pietro, però, quella volta era diversa, non c’era qualcosa di morbido e indistruttibile ad attenderla. Vide Pietro, era davanti a lei, senza nessuno scudo, a torso nudo, la aspettava a braccia aperte. Giulia ebbe paura ad avvicinarsi.

Vieni amore mio” la invitava.

Giulia allungò una mano, ma vedeva che era avvolta da potenti fiamme azzurre. Il suo potere mentale era aumentato ancora di più, con il rafforzarsi della forza vitale di Persi. Ogni volta che si visualizzava, fiamme guizzanti le ricoprivano il corpo. Se l’avesse toccato l’avrebbe bruciato.

Non mi farai male...”

Appoggiò la mano al suo petto nudo, vide che sussultava e la sua pelle si stava arrossando.

No” Giulia arretrò spaventata.

Si ritrovò rintanata nel suo cancello mentale, dietro alle sbarre sicura di non fargli più del male… Filippo le aveva consigliato di aumentare l’altezza delle sbarre per evitare assolutamente il contatto con qualsiasi mente debole.

Giulia, non avere paura...” Pietro si stava avvicinando, voleva entrare, il cancello era ricoperto da spine, si sarebbe ferito. Vide Pietro trasformarsi in una grande onda impetuosa “Se sarò acqua non potrai bruciarmi” stava arrivando verso di lei.

Il cancello sparì e Giulia divenne sabbia, l’onda arrivò l’avvolse con forza, penetrò dentro di lei, era felice di sentirlo così vicino, ma poi scivolò via.

Torna da me...” sussurrò.

Pietro ritornò con più impeto, Giulia voleva trattenerlo a sé, allora divenne terra, non più sabbia, ma terra asciutta, assetata. L’onda arrivò di nuovo, si fuse con la terra e divennero fango.

Giulia sentì la risata mentale di Pietro “Adesso sì che siamo impantanati!”

Giulia non era lucida, le labbra di Pietro continuavano a muoversi sulle sue, sul suo viso, l’accarezzava e la baciava lasciandola senza fiato, incapace di ragionare. Se fosse stata più presente non avrebbe certo permesso a Pietro di unire la sua mente a lei senza lo scudo… lui lo sapeva e stava approfittando della situazione.

Dal fango fertile nacque un prato rigoglioso e poi un albero forte e vigoroso. Pietro e Giulia erano le radici, il tronco e i rami. L’albero crebbe alto verso il cielo e sfiorò le nuvole. Dai rami sbocciarono moltissimi fiori, era fantastico.

Ma Giulia era di fuoco, non poteva mantenere a lungo la sua essenza nella forma della terra o delle piante. Così Giulia e Pietro furono di nuovo uno di fronte all’altra.

Pietro sorrideva “Avanti abbracciami, non mi farai male...”

Giulia avanzò verso di lui, la sua pelle era ancora avvolta dalle fiamme, toccò la pelle di Pietro, stava bruciando!

No, non allontanarti!” Pietro l’attirò a sé “Se tu sei il fuoco, io sarò la legna...”

Il corpo di Pietro cominciò ad avvampare tra le fiamme, ma non sentiva dolore, Giulia lo sapeva perché altrimenti lo avrebbe sentito anche lei. Sentiva caldo, bruciare, ma era il fuoco del loro amore. Mentre il corpo di legno di Pietro la alimentava, le fiamme di Giulia si nutrivano di lui e ardendo si consumarono finché divennero cenere…